la nostra storia

la bolla papale

L’Associazione Cavalieri Bolla Pontificia nasce il 4 settembre 2017, con l’obiettivo di mantenere vive la fede e le tradizioni storiche della città di Cava de’ Tirreni. Il nome dell’associazione trae ispirazione da un evento storico della città: la Bolla emessa da Papa Bonifacio IX il 7 agosto 1394, che elevava il territorio della Cava al rango di città. Inoltre, il sodalizio si radica profondamente nel culto del Santissimo Sacramento e nel miracolo eucaristico avvenuto nel 1656, un episodio che ha segnato la comunità locale. L’associazione è un punto di riferimento per tutti coloro che condividono un sentimento di fratellanza cristiana e la volontà di tramandare i valori della fede e della solidarietà da generazione in generazione.

cava de' tirreni

Non si dimentichi l’importanza anche strategica di Cava, che ad un osservatore del ‘400 appare come una città “de sito et de mura .. fortissima” le cui fortificazioni, nel 1392 erano ritornate molto utili all’esercito regio durante l’assedio di Salerno, in quella fase delle ostilità, cioè, tra Ladislao e il partito angioino che faceva capo a Luigi D’Angiò.
La università di Cava profittava della situazione favorevolissima venuta a crearsi nel 1389 con l’elezione del Papa napoletano Bonifacio IX Tomacelli, il quale era legato da vincoli di parentela con importanti famiglie di Cava: i Perrelli, i Longo, gli Scannapieco, i Punzi, i Gagliardi ed altri.

Parve opportuno quindi al Papa, sollecitato da una parte da Re Ladislao e dall’altra dai maggiorenti della Università cavese, di assecondare pienamente i desideri di entrambi, emanando il 7 agosto 1394 la celebre Bolla con la quale elevava a Città le terre della Cava e di Sant Adiutore, e istituendovi l’episcopato; nella concezione medioevale una città non poteva dirsi tale se non era anche sede episcopale.

mamma lucia

L’attività dell’associazione si ispira anche alla figura di Mamma Lucia, simbolo di misericordia e umiltà, che durante la Seconda Guerra Mondiale si dedicò alla raccolta e ricomposizione dei corpi dei soldati caduti, restituendoli alle famiglie di origine. Questo esempio di grande bontà ha dato vita a un legame forte con il Monte Sant’Adiutore, dove è situato il castello di Cava de’ Tirreni, ora luogo di riflessione e culto spontaneo. Gli “archibugieri”, noti come i “trombonieri di Mamma Lucia”, rappresentano l’anima folkloristica dell’associazione, che tiene vivo il ricordo delle tradizioni storiche e culturali attraverso spettacoli e rievocazioni.

la solidarietà

L’associazione si distingue anche per il suo impegno sociale e solidale. Organizza attività di beneficenza rivolte a famiglie in difficoltà, ospedali pediatrici come il Bambin Gesù di Roma, e centri di riabilitazione. Promuove l’inclusione sociale con scuole di tamburo e chiarina per giovani, corsi di formazione, e laboratori didattici finalizzati a tramandare i valori di rispetto, educazione e umiltà. La sede, realizzata senza barriere architettoniche, è simbolo di accoglienza per tutti, rispecchiando i principi di solidarietà che guidano il cammino dell’associazione.