Battaglia di Sarno

BATTAGLIA DI SARNO Il 12 luglio torneremo a far riecheggiare il rombo dei nostri archibugi tra le valli e le strade di Sarno, per rievocare uno degli scontri più significativi della storia del Mezzogiorno: la Battaglia di Sarno, combattuta il 7 luglio 1460. Fu in quell’occasione che l’esercito aragonese di Re Ferrante d’Aragona, pur colto di sorpresa dall’avanzata delle truppe angioine guidate da Giovanni d’Angiò, riuscì a riorganizzarsi e, con il sostegno delle milizie fedeli, a porre le basi per la riconquista del Regno di Napoli. Una battaglia che vide il sangue mescolarsi al coraggio, tra fedeltà, tradimenti e lealtà incrollabili. Noi, Cavalieri della Bolla Pontificia AD 1394, saremo presenti non solo come rievocatori, ma come custodi di una tradizione plurisecolare, tramandata di padre in figlio, fondata sulla difesa della fede, dei valori e dell’identità storica del nostro popolo. Con i nostri abiti d’epoca, i vessilli sacri, le formazioni da battaglia e l’inconfondibile fragore dei nostri trombonieri, daremo vita a un’esperienza immersiva che unisce storia, spiritualità e spettacolo. La nostra presenza in campo è un tributo al passato, ma anche un messaggio al presente: la storia non si dimentica, si vive. Ogni colpo sparato è un’eco di un tempo in cui l’onore e la fedeltà erano più forti della paura. Ogni passo è una promessa: noi ci siamo, come nel 1394, ancora oggi. Un ringraziamento speciale va a chi ci sostiene e ci accoglie: le autorità locali, le associazioni culturali, e soprattutto il popolo di Sarno, che ogni anno ci permette di far rivivere queste emozioni intense e vere. Vi aspettiamo il 12 luglio: unitevi a noi, venite a vivere la Storia. Cavalieri della Bolla Pontificia AD 1394 – Da secoli, al servizio della fede, della memoria e della nostra terra. https://youtu.be/6G8rKCvKpMc?si=WHz7YBaeL7vd_ig7
Castello di Cisterna

CASTELLO ARECHI Domenica scorsa abbiamo avuto l’onore, in qualità di Cavalieri della Bolla Pontificia AD 1394, di partecipare all’uscita solenne a Castello di Cisterna in occasione dei festeggiamenti in onore di San Nicola, patrono della comunità. Con i nostri abiti storici, i vessilli e lo sparo dei trombonieri, abbiamo portato avanti una tradizione che affonda le radici nel tempo, testimoniando con orgoglio i valori che ci guidano: fede, identità e senso di appartenenza. Ringraziamo con sincerità il popolo di Castello di Cisterna per l’accoglienza calorosa e per aver condiviso con noi questa giornata di festa e devozione. Momenti come questi rafforzano il legame tra storia, tradizione e comunità. Cavalieri ieri, oggi e sempre. Dal 1394, la nostra fiamma non si spegne.
Castello Arechi

CASTELLO ARECHI In uno dei luoghi più affascinanti e simbolici del Sud Italia, il maestoso Castello Arechi di Salerno, i Cavalieri della Bolla Pontificia hanno preso parte a una straordinaria giornata di rievocazione storica, al fianco dei nobili Cavalieri Templari. Tra antiche mura, panorami mozzafiato e atmosfere medievali, abbiamo riportato in vita la storia con un corteo solenne, armature lucenti, archibugi, tamburi e simboli che raccontano secoli di fede, lotta e identità. L’incontro tra due ordini – noi, custodi della Bolla Pontificia del 1394, e i Templari, baluardo spirituale e militare del Medioevo – ha dato vita a un evento unico, che ha incantato il pubblico con rappresentazioni sceniche, riti cavallereschi e momenti di autentica emozione. Un’uscita che va oltre la rievocazione: un vero ritorno alle origini, tra storia e leggenda, nella cornice senza tempo del Castello Arechi. Due ordini, un’unica fede. Una storia che continua a vivere.
Bella

BELLA Ogni anno, con grande orgoglio, i Cavalieri della Bolla Pontificia partecipano alla suggestiva rievocazione della leggenda della principessa di Bella, uno degli appuntamenti più attesi nel cuore della Basilicata, tra mito, fede e spettacolo. 🏰 La leggenda La tradizione racconta che una giovane principessa, in fuga durante un tempo di guerra, trovò rifugio tra i boschi e le colline di Bella. Inseguita dai nemici, si dice che apparve miracolosamente una nube protettiva che la nascose e la salvò. Quel luogo divenne sacro, simbolo di speranza e protezione per il popolo. In suo onore, ancora oggi, la comunità di Bella rievoca questa storia con un evento emozionante, dove personaggi in costume, musica, luci e spiritualità si fondono in un racconto dal vivo che attraversa i secoli. ⚔️ La nostra partecipazione I Cavalieri della Bolla Pontificia, ogni anno, portano in scena la loro identità storica, sfilando nel corteo con archibugi, tamburi, vessilli e figure simboliche. La nostra presenza rappresenta un ponte tra due storie secolari: quella cavese, legata alla Bolla Pontificia del 1394, e quella lucana, carica di leggenda e devozione. Un’occasione per onorare la memoria, rafforzare il legame con il territorio e testimoniare, ancora una volta, il valore delle tradizioni popolari che uniscono i popoli. Bella ci accoglie ogni anno. E noi, con onore, rispondiamo alla chiamata della sua storia.
Nola

NOLA Il 29 giugno 2024 abbiamo avuto l’onore di partecipare alla storica Festa dei Gigli di Nola, patrimonio immateriale dell’UNESCO e simbolo profondo di fede, cultura e identità popolare. Come Cavalieri della Bolla Pontificia, abbiamo sfilato con il nostro corteo storico tra le imponenti strutture dei Gigli, portando nel cuore di Nola lo spirito, la tradizione e il colore di Cava de’ Tirreni. Archibugi, tamburi, vessilli e costumi hanno raccontato la nostra storia, in un abbraccio simbolico tra due comunità legate dalla devozione e dal rispetto per le radici. Un momento carico di emozione, vissuto con fierezza e gratitudine, che ci ha permesso ancora una volta di rappresentare la nostra città e di testimoniare, con orgoglio, il valore della nostra identità. Con Nola nel cuore. Con la Bolla nell’anima.
La Benedizione dei Trombonieri 2023

Benedizione dei Trombonieri 2023 Nel cuore della nostra amata Cava de’ Tirreni, sotto lo sguardo austero della Cattedrale in Piazza Duomo, si rinnova ogni anno una delle tradizioni più sentite dai Cavalieri Bolla Pontificia A.D. 1394: la Benedizione dei Trombonieri. Un evento che va oltre il rito.È un incontro tra fede e storia, tra spirito e identità, tra il presente che cammina e il passato che ci guarda.È il momento in cui la squadra si stringe in silenzio, indossa l’anima prima ancora della divisa, e affida ogni passo, ogni gesto, ogni sparo… alla forza di qualcosa di più grande. La benedizione è l’inizio di ogni nostra stagione, ma è anche molto di più.È rinnovare un patto antico fatto di fratellanza, sacrificio, disciplina e amore per la nostra città.È ricordare che non siamo soli, che dietro ogni sfilata, ogni colpo di trombone, ogni uscita, ci sono generazioni di uomini che hanno costruito ciò che oggi portiamo nel nome, nell’onore e nello stile. In questo momento sacro, la parola si fa silenzio, il tamburo si ferma, lo sguardo si alza.I nostri stendardi, le nostre divise, le nostre armi simboliche attendono una sola cosa: quella benedizione che ci guida, ci protegge, ci lega. Ogni anno è diverso, ma l’emozione è sempre la stessa:✨ L’attesa in piazza.✨ Il rumore del rispetto.✨ La voce del sacerdote che chiede protezione per noi, per le nostre famiglie, per il nostro gruppo.✨ E infine lo scroscio degli applausi, il primo abbraccio, il primo brindisi. Da lì in poi, tutto prende forma.Gli impegni, le uscite, le trasferte, le fatiche, le gioie. Ma quel momento rimane: come punto di partenza e di ritorno. Come riferimento spirituale e morale. Come radice che ci tiene saldi.
La Benedizione dei Trombonieri 2025

La Benedizione dei Trombonieri 2025 Un momento di fede, memoria e appartenenza che segna l’inizio di ogni nostro cammino. Nel cuore della nostra amata Cava de’ Tirreni, sotto lo sguardo austero della Cattedrale in Piazza Duomo, si rinnova ogni anno una delle tradizioni più sentite dai Cavalieri Bolla Pontificia A.D. 1394: la Benedizione dei Trombonieri. Un evento che va oltre il rito.È un incontro tra fede e storia, tra spirito e identità, tra il presente che cammina e il passato che ci guarda.È il momento in cui la squadra si stringe in silenzio, indossa l’anima prima ancora della divisa, e affida ogni passo, ogni gesto, ogni sparo… alla forza di qualcosa di più grande. La benedizione è l’inizio di ogni nostra stagione, ma è anche molto di più.È rinnovare un patto antico fatto di fratellanza, sacrificio, disciplina e amore per la nostra città.È ricordare che non siamo soli, che dietro ogni sfilata, ogni colpo di trombone, ogni uscita, ci sono generazioni di uomini che hanno costruito ciò che oggi portiamo nel nome, nell’onore e nello stile. In questo momento sacro, la parola si fa silenzio, il tamburo si ferma, lo sguardo si alza.I nostri stendardi, le nostre divise, le nostre armi simboliche attendono una sola cosa: quella benedizione che ci guida, ci protegge, ci lega. Ogni anno è diverso, ma l’emozione è sempre la stessa:✨ L’attesa in piazza.✨ Il rumore del rispetto.✨ La voce del sacerdote che chiede protezione per noi, per le nostre famiglie, per il nostro gruppo.✨ E infine lo scroscio degli applausi, il primo abbraccio, il primo brindisi. Da lì in poi, tutto prende forma.Gli impegni, le uscite, le trasferte, le fatiche, le gioie. Ma quel momento rimane: come punto di partenza e di ritorno. Come riferimento spirituale e morale. Come radice che ci tiene saldi. Galleria : 📸 Scorri le immagini più emozionanti della Benedizione in Piazza Duomo
II Edizione dell’Elevazione delle Terre della Cava a rango di Città A.D. 1394

II Edizione dell’Elevazione delle Terre della Cava a rango di Città Il prossimo 7 agosto 2025, a Cava de’ Tirreni, si svolgerà in Piazza Duomo alle ore 21:00 la seconda edizione di “Cava Città – 7 Agosto 1394”, evento che celebra uno dei momenti più significativi della storia cittadina: il conferimento del titolo di CITTÀ mediante Bolla Pontificia di Papa Bonifacio IX, avvenuto il 7 agosto 1394. Questa importante ricorrenza rappresenta il compleanno ufficiale della città e viene festeggiata non solo dai cittadini cavesi ma anche da tutti i Cavesi sparsi nel mondo. Un Passato che Segna un Popolo L’evento trae origine da un contesto storico ben preciso: nel 1392, durante l’assedio di Salerno, le fortificazioni di Cava vennero utilizzate dall’esercito regio per la loro solidità e posizione strategica. Un osservatore dell’epoca la definì “città de sito et de mura… fortissima”. Nel 1389 venne eletto Papa Bonifacio IX Tomacelli, napoletano, legato da vincoli di parentela con importanti famiglie cavesi come i Pirelli, Longo, Scannapieco, Punzi, Gagliardi e altre. Queste famiglie, insieme ai maggiorenti dell’Università Cavese, sollecitarono il Papa ad elevare Cava a città e sede vescovile. Il pontefice, accogliendo le istanze, emise il 7 agosto 1394 la Bolla con cui Cava veniva ufficialmente proclamata CITTÀ, elevando le sue terre – insieme a quelle di S. Adiutore – a sede episcopale. I Cavalieri Bolla Pontificia Un momento carico di significato fu quello in cui alcuni emissari e notabili cavesi, ricordati oggi come i “Cavalieri Bolla Pontificia”, si recarono solennemente a Roma per ricevere direttamente dal pontefice la Bolla che sanciva la nascita ufficiale della città. Dopo un lungo viaggio di ritorno, essi consegnarono il prezioso documento a un frate di Sussugrato, che ebbe l’onore di riceverlo ufficialmente a nome della comunità cavese. Questo gesto simbolico è oggi rievocato durante l’evento per ricordare il legame spirituale, civile e identitario tra la città, la fede e la sua memoria storica. Significato della Bolla Pontificia Nel Medioevo, essere riconosciuti come città non era solo un titolo: significava autonomia amministrativa, prestigio, potere giuridico e presenza di un vescovo, che dava voce politica e spirituale alla comunità. La Bolla segnò una vera svolta storica, sancendo il ruolo centrale di Cava nel Regno di Napoli. Orgoglio, Identità e Memoria La commemorazione moderna di questo evento è molto più che una rievocazione: è un’occasione per rafforzare l’identità cavese, valorizzare la storia locale e trasmettere alle nuove generazioni l’orgoglio di appartenere a una comunità con radici profonde. L’edizione 2025 sarà arricchita da: Cortei storici in abiti medievali Rievocazione della consegna della Bolla Proiezioni storiche e narrazioni dal vivo Spettacoli musicali, stand culturali e momenti dedicati ai Cavesi nel mondo Perché è importante oggi Celebrare il 7 agosto è anche un modo per ricordare che Cava non è solo una città ricca di storia, ma anche una comunità viva, orgogliosa e proiettata nel futuro. È un invito a conoscere, rispettare e tramandare la nostra memoria collettiva. “Cava Città – 7 Agosto 1394” è la festa di tutti noi.
Siano

SIANO Il 1° maggio 2025 abbiamo avuto l’onore di aprire ufficialmente il Torneo dei 4 Cantoni nella splendida cornice di Siano (SA), evento che unisce sport, tradizione e senso di comunità. La nostra partecipazione ha dato inizio alla giornata con una sfilata solenne e carica di emozione:🔸 Spari di pistoni che hanno scosso l’aria,🔸 Tamburi incalzanti che hanno scandito il ritmo dell’orgoglio,🔸 Chiarine squillanti che hanno elevato il tono dell’intera manifestazione. In partenza da Piazza IV Novembre, abbiamo attraversato le vie del paese fino al campo sportivo “Gigino Leo”, dando vita a uno spettacolo che fonde tradizione, precisione e spirito cavese. Ringraziamo il Comune di Siano, l’organizzazione del torneo e tutto il pubblico per l’accoglienza calorosa e la partecipazione sentita.Continuiamo il nostro cammino portando ovunque il valore storico e culturale di Cava de’ Tirreni, fieri di essere ambasciatori di una tradizione che vive e si rinnova. 🎥 Guarda il video della nostra esibizione su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=Ypr7Ni0yG0k&ab_channel=TrombonieriCavalieriBollaPontificia
Rivista “CONFIDENZE”

RIVISTA “CONFIDENZA Siamo orgogliosi di condividere con voi l’articolo che la storica rivista CONFIDENZE ci ha dedicato nel numero 16 del 15 aprile 2025, all’interno della rubrica “L’Italia che ci piace”. Un sentito ringraziamento alla giornalista Giovanna Sica e alla direttrice Angelina Spinoni per aver raccontato con sensibilità e professionalità la nostra storia, il legame con Mamma Lucia, la devozione al SS.mo Sacramento, e il nostro impegno nella valorizzazione della cultura folcloristica della valle metelliana.Un incontro che è diventato racconto, con il desiderio di arrivare al cuore di chi leggerà.